Viaggi nelle terre del rimorso
Immagini del tarantismo
immagini di Franco Pinna, Chiara Samugheo, Francesco de Raho, Andrè Martin, Alessia Rollo, Mauro Bubbico, Motus
a cura di Paolo Pisanelli, Francesco Maggiore
produzione OfficinaVisioni, Big Sur, Cinema del reale e Errata Corrige
I “Viaggi nelle terre del rimorso” ripercorrono, attraverso immagini fotografiche, documenti editoriali e riletture contemporanee, l’avventura della ricerca etno-antropologica con le storie delle donne e degli uomini che le hanno vissute. Un lavoro di osservazione e di indagine che ha contribuito a rendere noti sistemi rituali che fino ad allora avevano riguardato soltanto la cerchia ristretta delle comunità dentro le quali le pratiche “magiche” del tarantismo avevano trovato tempi e luoghi per esternarsi.
Nel progetto espositivo ritroveremo: le osservazioni del dottor Francesco de Raho, le immagini ‘mai viste’ dell’archivio di Franco Pinna, fotografo e collaboratore nelle spedizioni scientifiche di Ernesto de Martino e i reportage fotografici di Chiara Samugheo.
In mostra anche i racconti e le visioni di oggi, con le immagini della fotografa e artista visiva Alessia Rollo, quelle di Motus e le affiches di Mauro Bubbico.
“Viaggi nelle terre del rimorso” è un progetto di Big Sur, OfficinaVisioni, Cinema del reale e Errata Corrige – sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Corigliano d’Otranto, dal Ministero della Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e da Regione Puglia con il Polo Arti Cultura Turismo, con il patrocinio della Fondazione Notte della Taranta, in collaborazione con il Castello Volante di Corigliano d’Otranto, CoolClub.it, Multiservice-Eco, Archivio Franco Pinna, Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
AA. VV.
Franco Pinna
Franco Pinna (La Maddalena, 1925-1978), nel 1935 si trasferisce con la famiglia a Roma. Dopo una prima esperienza nell’ambito del cinedocumentario, nel 1952 fonda la cooperativa Fotografi Associati assieme a De Martiis, Garrubba, Sansone e Volta. In questi anni collabora con quotidiani e periodici come Paese Sera, L’Unità, Noi Donne e Vie Nuove, ma anche con riviste più attente alla fotografia come Il Mondo e Le Ore. Negli anni ’50 segue l’etnografo Ernesto De Martino nelle spedizioni in Lucania e realizza insieme all’amico antropologo Franco Cagnetta inchieste di carattere socio-politico. Durante la sua carriera ha lavorato con testate italiane e straniere quali Radiocorriere Tv, Cinema Nuovo, L’Espresso, Panorama, Epoca, LIFE, Paris Match, Stern, Quick e Vogue. Nel 1963 un suo scatto è pubblicato sul Sunday Times. L’anno successivo, sul set di Giulietta degli Spiriti comincia la lunga collaborazione con Federico Fellini di cui diventa fotografo di scena. Nel 1960 collabora a Sud: Immagini contrapposte (numero 10 di Prospettive Meridionali), insieme a Piergiorgio Branzi, Carlo Bavagnoli, Calogero Cascio, Fosco Maraini, Henry Cartier-Bresson e David “Chim” Seymour. Muore a Roma nel 1978.
Tra le pubblicazioni ricordiamo La Sila (Lea, 1959), Sardegna. Una civiltà di pietra (Lea, 1961), Franco Pinna. Fotografie 1944-1977 (Motta, 1996) e L’isola del rimorso. Fotografie in Sardegna 1953 -1967 (Imago, 2004). Dagli anni ’50 ad oggi le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali a Roma, Firenze, Sassari, Cagliari, Bologna, Napoli, Lipsia e New York.
Una selezione di sue fotografie è inserita nell’esposizione con itineranza internazionale e nel libro NeoRealismo. La nuova immagine in Italia 1932-1960, pubblicato nelle edizioni italiana (Admira Edizioni, 2006), spagnola (La Fábrica Editorial, 2007), tedesca (Christoph Merian Verlag / Fotomuseum Winterthur, 2007) e inglese (DelMonico Books•Prestel / Admira Edizioni, 2018).
Alcune sue opere inoltre sono state recentemente acquisite dal Metropolitan Museum of Art di New York.
Chiara Samugheo
Nome d’arte di Chiara Paparella, nata a Bari, inizia a fotografare a Milano, dove si trasferisce nel 1953. E’ legata a Pasquale Prunas, grafico ed editore che crea “Le Ore” e utilizza ampiamente la forma del racconto fotografico. In questa fase Samugheo inizia intense collaborazioni anche con Cinema Nuovo diretta a Guido Aristarco dove pubblica servizi di interesse sociale e etnografico come quello sul tarantismo a Galatina, con testo di Emilio Tadini, precedente le indagini di Ernesto De Martino con Franco Pinna. Parallelamente realizza servizi di costume di grande impatto e sul contemporaneo sviluppo dell’industria del cinema e ritratti di attrici e attori spesso pubblicati come copertina, che daranno un deciso impulso a un differente aspetto della sua produzione. Fotografa i principali protagonisti della scena cinematografica e culturale, le sue immagini compaiono su tutte le maggiori riviste illustrate. Chiara Samugheo utilizza quindi un raggio di scritture che va dalla ripresa veloce e fotogiornalistica, anche di gusto neorealista, alla tradizione del ritratto posato della fotografia di atelier. A questo si affiancano alcune importanti indagini territoriali e di costume (le masserie pugliesi, la Sardegna), realizzati in Italia ma anche all’estero (i senzatetto di New York, il Carnevale ed i transessuali brasiliani). Dalla fine degli anni Novanta Chiara Samugheo vive a Nizza. Muore il 13 gennaio 2022 a Bari.
Francesco de Raho
Francesco De Raho nacque a Lecce nel 1888 e si laureò in medicina a Roma, nel 1906. Il tarantolismo nella superstizione e nella scienza fu la sua tesi di laurea, successivamente pubblicata e oggetto dell’interesse di Ernesto De Martino intorno agli anni Sessanta del Novecento. De Raho morì nel 1961, dopo una malattia che gli diede il tempo di distruggere i propri manoscritti.