Parallel eyes

“Parallel Eyes” è un progetto multimediale che nasce da un desiderio dell’artista di riconsiderare in termini visivi, storici e sociologici l’identità culturale del Sud Italia ed elaborare una narrazione diversa che metta al centro miti, riti e cerimonie.

Il progetto comprende due principali corpi di lavoro: da una parte, la manipolazione di materiali d’archivio prodotti intorno agli anni ’50 e ’60 del secolo scorso dai fotografi e videomaker appartenenti alla corrente del neorelismo italiano e, dall’altra, un intervento sulle immagini utilizzando tecniche di manipolazione digitale o analogica, pittura su negativi o perforazioni di fotogrammi etc.: lo scopo è quello di riportare nelle immagini l’aspetto magico e rituale cancellato dall’approccio scientifico e positivista dell’epoca.

Nel mentre, l’artista sta documentando i rituali ancora esistenti nel Sud Italia, con l’obbiettivo non di creare un nuovo catalogo antropologico di celebrazioni, ma di costruire una diversa narrativa visiva al fine di cambiare la percezione del nostro passato e costruire un nuovo immaginario del nostro futuro.

Il progetto è inserito all’interno della mostra “P.P.Pasolini – Sette scatti”, sette fotogrammi a cura di Cecilia Mangini.

Alessia Rollo

Alessia Rollo (Lecce,1982) è un’artista visiva che vive e lavora nel Sud Italia. Dopo aver conseguito la laurea in comunicazione visiva presso l’Università di Perugia, ha completato un master in fotografia creativa presso l’EFTI di Madrid nel 2009.

La fotografia per Rollo è un mezzo di creazione di molteplici metafore del reale, più che uno strumento di rappresentazione e documentazione dei fatti. La sua ricerca indaga il Mediterraneo, andando a decostruire gli stereotipi sociali e visivi, contemporanei e passati, per offrire nuovi punti di vista di questa area geografica. Attraverso la riappropriazione di storie, memorie e materiali visivi, i suoi progetti mirano a creare e amplificare un senso di comunità e appartenenza.

Le sue fotografie sono state esposte in numerose mostre, sia personali che collettive, in musei, festival e fondazioni. È stata selezionata per diverse residenze e progetti internazionali.