Five from one
fotografie di Lou Dematteis
Cinque Paesi, migliaia di chilometri attraverso i luoghi caldi del Pianeta dove “la storia accade” e la galassia di volti, comunità, luoghi celebri o dimenticati che danno corpo al racconto del mondo. Un viaggio lungo oltre quattro decenni alla scoperta del reale, dai quartieri suburbani di San Francisco ai villaggi del Nicaragua, del Vietnam, dell’Ecuador, passando per i “luoghi delle radici” in Italia.
È questo il viaggio del fotoreporter statunitense di origini italiane Lou Dematteis, raccontato nell’antologica “Five From One. Cinque paesi, cinque storie” a cura di Claudio Domini e Paolo Pisanelli con l’allestimento di Francesco Maggiore.
“Five From One” è realizzata nell’ambito del percorso espositivo “Visioni del Sud” che accompagna la XX edizione della Festa di Cinema del reale e dell’irreale. La mostra presenta per la prima volta insieme cinque diverse serie di fotografie da altrettanti luoghi del mondo (Italia, Vietnam, Ecuador, Nicaragua, California), realizzate da Lou Dematteis dal 1972 al 2003, durante l’intero percorso della sua carriera professionale, per un totale di circa cento scatti rappresentativi.
“Five from one” si inserisce nel focus che la Festa di Cinema del reale e dell’irreale 2023 dedica a De Matteis, ospite speciale di quest’anno, il quale comprende diverse proiezioni di lavori documentaristici firmati dall’autore o di cui è il protagonista.
La mostra è uno degli eventi espositivi della la Festa di Cinema del reale e dell’irreale, il festival che da vent’anni promuove il documentario e gli sguardi sulle realtà del mondo attraverso le arti audiovisive, e anticipa in parte il progetto “A journey back. Un viaggio di ritorno”, la grande esposizione che verrà inaugurata il 6 dicembre 2023 al Museo Trastevere di Roma, dedicata esclusivamente agli scatti realizzati da Dematteis dal 1972 al 1980 durante i suoi “viaggi delle radici” in Italia.
Lou Dematteis
Louis (Lou) Frank Dematteis è nato a Palo Alto (California) nel 1948, Lou è cresciuto ascoltando le storie di immigrati o raccontate da immigrati.
Influenzato dalla fotografia sociale di Jacob Riis e Lewis Hine, dall’esperienza della Farm Security Administration, e dai fotografi della Magnum Photo, in particolare la poetica del “momento decisivo” di Henri Cartier-Bresson.
Dalla metà degli anni Settanta inizia a collaborare con diverse testate internazionali e nel 1985 entra stabilmente nello staff dell’agenzia Reuters New Pictures. Inviato in Centroamerica, Dematteis documenterà per cinque anni i conflitti di quelle regioni. In Nicaragua, una sua celebre foto del mercenario al soldo della C.I.A. catturato dall’esercito locale diventa la prova del coinvolgimento del governo statunitense nelle pratiche segrete tese a rovesciare gli esiti della rivoluzione sandinista, e gli varrà numerosi riconoscimenti internazionali, inclusa una menzione della World Press Photo e l’inclusione nella selezione delle foto dell’anno del “New York Times” e della National Press Photographers Association. A partire dai primi anni 2000 ha iniziato l’attività di filmmaker e autore documentarista realizzando nel 2010 il film Crimebuster. Un figlio alla ricerca di suo padre, dedicato alla vita e alla carriera di Louis B. Dematteis, papà di Lou, famoso procuratore distrettuale a Redwood City, pilastro della locale comunità italoamericana. Nel 2022 esce il suo secondo documentario Keeper of the Fire, dedicato al poeta e attivista Alejandro Murguía.
Ha pubblicato diversi fotolibri: Nicaragua: A Decade of Revolution, nel 1991; A Portrait of Viet Nam, nel 1996; Crude Reflections: Oil, Ruin and Resistance in the Amazon Rainforest, nel 2008; Lowriders, nel 2016.
I suoi lavori sono stati esposti in tutto il mondo. Sette fotografie della serie Lowriders sono state recentemente acquisite dal San Francisco Museum of Modern Art per la propria collezione permanente.
Nell’estate del 2023 la Festa del Cinema del Reale e dell’Irreale gli ha dedicato una mostra antologica nel castello di Corgliano d’Otranto (LE) (Five From Ore. Cinque paesi, cinque storie).
Vive a San Francisco e attualmente è impegnato nella produzione di documentari di carattere sociale.